La cosa più difficile della vita? Scegliere un ristorante dove andare a cena. Non sorridete, e non ditemi che non vi è mai capitato di non saper decidere. Non ci credo.
Ditemi; in base a quali parametri scegliete il ristorante dove trascorrere la serata con i vostri amici, fidanzati…o colleghi di lavoro? Sicuramente perché si mangia bene, per la location e forse anche perché lo ritenete di tendenza, alla moda!!!
Ma, avete mai scelto un ristorante perché la qualità del cibo è migliore grazie ad un maggiore rispetto dell’ambiente e delle sue risorse?
Se non è così, iniziate a pensarci, perché questa è la nuova tendenza della ristorazione italiana. Finalmente è arrivato il momento di andare verso una gestione sostenibile: un’accurata scelta delle materie prime, filiera corta e notevole risparmio energetico. Per noi clienti, questo vuol dire un conto meno salato, che non guasta mai.
Le linee guida che si devono rispettare in cucina sono semplici: sostenibilità, riduzione dei consumi e acquisto etico delle materie prime, con l’obbiettivo di servire alimenti più sani per i clienti. Una filosofia che noi di Gourmet Services abbiamo sposato in pieno con waveco®, la nostra nuova macchina che aiuta l’ambiente abbattendo i costi della filiera: produzione, preparazione e cottura degli alimenti.
Una nuova frontiera di tecnologia ecosostenibile che abbiamo deciso di mettere alla prova insieme ai nostri amici chef, confrontando la tecnica utilizzata da waveco® con quelle più tradizionali che vengono utilizzare ogni giorno nelle cucine di tutti i ristoranti.
L’obiettivo? Dimostrare che con waveco®, oltre ad ottenere un alimento migliore, è possibile massimizzare il risparmio energetico durante la preparazione, in modo da ridurre l’impatto economico del parametro food-cost.
Inizia la sfida.
Il primo passo è quello di acquistare la carne. Ricordate, acquisto etico delle materie prime. Nessun problema; abbiamo il nostro allevatore di fiducia. In accordo con due nostri amici chef decidiamo di cimentarci nella preparazione di una spalla di manzo, un taglio di carne “povero”, etichettato come di seconda scelta e poco costoso.
La sua caratteristica è quella di un’elevata presenza di tessuto connettivo e una bassissima quantità di massa grassa. Insomma, un taglio di carne difficile da cucinare. L’utilizzo di waveco® è sotto questi termini decisamente indispensabile.
WAVECO® VS METODI TRADIZIONALI
Prendiamo i nostri tagli di carne, tutti a 48 ore dalla macellazione e quindi senza frollatura. Con waveco® procediamo con la tecnica della maturazione spinta© (con la quale riusciamo ad ottenere un alimento più morbido e voluminoso) e successivamente della cottura a bassa temperatura potenziale.
Mentre i nostri amici chef procedono prima con la marinatura, poi con la fase successiva della cottura: uno con il metodo della brasatura su fornello a gas e l’altro con la brasatura su piastra elettrica.
FACCIAMO I CONTI. CHI HA SPESO DI PIU?
La nostra spalla di vitello è in tavola. È tempo di valutare quanto abbiamo speso per la preparazione e quindi quanto il nostro piatto è green.
Con il metodo waveco® abbiamo un consumo energetico di 1,85 KW (tempo 4 ore), per la piastra elettrica 18,14 kW (tempo 6 ore), mentre per la brasiera a gas 11,10 kW (tempo 6 ore).
Da questi dati si evince come il metodo innovativo utilizzato waveco® sia quello che meglio ottimizza il bilanciamento energetico generando, oltre un prodotto di alta qualità, un significativo risparmio economico che incide notevolmente sul food-cost.
PERCHE’ SCEGLIERE UN RISTORANTE CHE UTILIZZA WAVECO®
Grazie a questa comparazione tra le diverse metodologie di preparazione e cottura che abbiamo effettuato con i nostri amici chef, possiamo evidenziare come l’innovazione tecnologica di waveco® permetta un’elevata produttività combinata a bassissimi consumi, senza mai dimenticare che con questa macchina è possibile preparare e cuocere più velocemente e persino più uniformemente rispetto agli altri metodi classici.
Con waveco® il settore del food effettua un deciso passo in avanti verso una maggiore eco-sostenibilità: possiamo ridurre se non eliminare da subito alcuni passaggi della filiera, come la frollatura nel caso delle carni, riducendo così tempi e costi che incidono sulla ristorazione e di conseguenza anche sul conto del nostro cibo.
Quindi, la prossima volta che scegliete un ristorante fate attenzione che sia anche green.