Colore rosso intenso, dalla consistenza croccante e con un profumo che riporta alla terra e all’estate. Parliamo di sua maestà il pomodoro, indiscusso protagonista
delle tavole degli italiani e non solo. Sia che lo consumiate fresco oppure cotto e trasformato in salsa mantiene sempre la sua invidiabile qualifica di alimento base della nostra dieta mediterranea.
Forse non sapete che i pomodori rappresentano l’ortaggio più coltivato al mondo, dopo la patata e quindi è difficile credere che in origine erano ritenuti velenosi ed utilizzati solamente come pianta da ornamento. Originario del Sud America, a far conoscere questa pianta anche in Europa, furono gli Spagnoli nel XVI secolo, da allora la crescita è stata esponenziale.
Oggi questo ortaggio si declina in centinaia di varietà diverse, dai piccolissimi pomodori a ciliegina, fino a grandi cuor di bue, dal classico rosso intenso, fino a pomodori di colore giallo, verde e addirittura pomodori neri.
Innumerevoli anche le sue qualità: i pomodori sono costituiti per la maggior parte da acqua e da un contenuto di grassi irrisorio, con un conseguente apporto calorico molto basso (18 calorie per 100 grammi). Sono fonte di preziosi nutrienti, soprattutto di potassio, fosforo, vitamina C, vitamina K e folati.
Importantissima anche la presenza di licopene: si tratta di un carotenoide ad azione antiossidante che è responsabile del colore rosso dei pomodori e di altri vegetali come l’anguria e i frutti rossi.
Contenuto soprattutto nella buccia, svolge un’azione antinfiammatoria e antiossidante che lo rende prezioso nella lotta sia all’invecchiamento cellulare che ai tumori.
IL POMODORO MIGLIORE
Sia che si tratti di chef stellati o di semplici consumatori, resiste l’idea che il pomodoro migliore si coltivi in Italia ed in particolare in Campania, nella Valle del Sarno, alle falde del Vesuvio.
Avrete capito che parliamo di una delle varietà più famose al mondo, il San Marzano. Come dicono a Napoli, “Il San Marzano è una cosa, il resto dei pomodori un’altra”.
A giocare un ruolo fondamentale su questa varietà è il valore unico di questa pianura e di questa terra, dove le ceneri profonde e soffici del vulcano vengono rielaborate dalle acque, si stratificano ed arricchiscono in carbonato di calcio, realizzando nel clima particolare, mediterraneo e umido insieme, un equilibrio di fertilità irraggiungibile in altri angoli del pianeta.
Il risultato è un pomodoro dalla polpa delicata, gusto rotondo con un’amabile nota aspra. Per di più, la pelle viene via facile, ci sono pochi semi e si presta a lunghe cotture che cambiano l’acidità in dolcezza. Insomma, una prelibatezza.
Proprio per questo abbiamo deciso di utilizzarlo, insieme ad altre due varietà, il pomodorino giallo e il pomodoro siccagno, per la realizzazione di un nostro nuovo piatto vegetariano, ideale per queste giornate d’estate.
Ovviamente, al centro della realizzazione ci sarà waveco®, che grazie alla sua innovativa tecnologia ci permetterà di maturare in maniera ottimale i pomodori, rendendoli ancora più morbidi e gustosi, senza ottenere nessuno scarto. Saremo infatti in grado di utilizzare anche le bucce dei pomodori, che come abbiamo visto sono ricchissime di nutrienti antiossidanti, andando così a regalare al piatto un tocco di croccantezza che siamo sicuri garantirà un effetto sorpresa molto gradevole ai commensali.
IL NOSTRO PIATTO VEGETARIANO-VEGANO
“Pomodoro, pane e basilico”
Ingredienti per 2 persone
- 200 g pomodoro siccagno
- 2 pomodorini gialli
- 1 pomodoro San Marzano maturo
- 30 g di pane integrale tostato
- 40 g d’olio extravergine d’oliva
- basilico e sale
PROCEDIMENTO
Inseriamo i pomodori separatamente negli appositi contenitori senza spezie. Solo nella busta contenete il San Marzano aggiungiamo qualche foglia di basilico. Immergiamo successivamente le tre buste all’interno della vasca di waveco® e avviamo il processo di maturazione spinta. Dopo 30 minuti sono pronti.
Prendiamo il San Marzano: grazie al “Natural Improvement” di waveco® riusciamo ad ottenere un prodotto morbidissimo, quasi un omogenizzato, basta filtrarlo con un passino per ottenere un’acqua di pomodoro dal sapore unico. Tutta l’essenza delicata del San Marzano resta nel liquido, e questo ottenuto in pochissimo tempo rispetto alla procedura tradizionale.
Successivamente lavoriamo il pomodoro verde siccagno: dopo il trattamento con waveco® riusciamo a togliere la buccia con estrema facilità. Una volta tagliato a metà, estraiamo tutta la polpa e la sistemiamo in una ciotola. Quello che resta del suo involucro lo tagliamo a julienne: le fettine di pomodoro con il procedimento della maturazione spinta risultano estremamente morbide e succose.
Nella ciotola aggiungiamo il pane integrale tostato, olio, sale e basilico per realizzare una panzanella croccante cruda: grazie all’utilizzo di waveco® riusciamo ad ottenere un composto estremamente naturale, fresco, che ha mantenuto tutte le sue proprietà organolettiche.
Passiamo ai pomodorini gialli. Anche in questo caso l’azione della maturazione spinta ci permette di spellarli senza problemi. Da notare il colore dell’alimento: grazie a waveco® riusciamo a mantenere l’aspetto naturale del pomodoro senza nessun segno di ossidazione.
La pelle dei pomodorini, inserita in una ciotolina, la mettiamo a seccare in forno a 40° gradi per 30 minuti.
IL PIATTO
Prendiamo un piatto piano: al centro predisponiamo un primo strato di fettine di pomodoro verde, aggiungiamo poi la panzanella e sopra un pomodorino giallo.
Versiamo l’acqua di pomodoro nel fondo e infine decoriamo il piatto con le bucce di pomodoro crudo essiccate. Una delizia per gli occhi e per il palato.